Stile di governo

Enrico_Rossi

L’azione di governo e l’immagine politica del presidente Enrico Rossi presentano vari aspetti, tutti interessanti.
Nelle attività dell’amministrazione regionale al “governatore” piace presentarsi come decisionista (anche un po’ arrogante) e in diverse occasioni ha forzato la mano allo stesso Consiglio Regionale, come per esempio nell’approvazione del nuovo aeroporto di Firenze.
Allo stesso modo ama imporsi alla macchina amministrativa degli uffici regionali, come per esempio nella neutralizzazione dell’architetto Zita rimosso dall’ufficio VIA per non disturbare il progetto di sotto attraversamento della TAV.

Ha provato ad affacciarsi sulla scena nazionale proponendosi come innocuo futuro candidato alla segreteria PD alla sinistra di Renzi, ma negli ultimi anni ha tessuto una ferrea alleanza con il Premier che ha garantito il perfetto  controllo a livello regionale del partito, ottenendo la sua seconda candidatura senza primarie.

Si presenta come difensore dei beni comuni, come l’acqua pubblica, ma promuove la svendita del patrimonio pubblico della Regione Toscana: ha tentato anche di vendere la villa medicea La Quiete compresi i quadri di Botticelli, Ghirlandaio e altri maestri che si trovano all’interno.
Si atteggia ad ambientalista ma persegue senza soste la realizzazione di qualsiasi “grande opera” più o meno utile che si presenti all’orizzonte toscano, dalla TAV all’aeroporto di Firenze, dall’autostrada Tirrenica  alla Due Mari, dall’inceneritore di Firenze, al superporto di Livorno o alla terza corsia della Firenze-Mare.

Dunque in questa grande varietà di facce, qual è la costante che contraddistingue la lungimirante politica di questo grande statista?
L’unico coerente elemento di continuità si ritrova nel rapporto con le varie comunità locali verso le quali Rossi utilizza l’elargizione e la “compensazione” come principale strumento  di governo.

La Solvay produce danni ambientali? Rossi promette ai comuni inquinati 80 milioni di fondi europei. Il governatore va a un convegno a Siena? Subito promette altri 7 milioni per interventi culturali. Va  a Pisa? Promette 13 milioni di euro. La geotermia è mal digerita dagli abitanti dell’Amiata? Rossi arriva con una borsa di denari. Rossi si ritrova casualmente a Viareggio in campagna elettorale? Subito promette  egli qualche milioncino di euro al Festival pucciniano in crisi nera e al Carnevale. Il Mugello si lamenta di dover dare via l’acqua di Bilancino? Rossi offre indennità. Rossi va a un convegno della CNA di Grosseto? Annuncia: “Datemi due progetti e la Regione ve li finanzia con 20-30 milioni”. Il bilancio del Maggio musicale traballa? Rossi ci mette un milione imprevisto.
Infatti nelle dichiarazioni del “Governatore” si trovano spesso espressioni come “Pronti 80 milioni… Noi mettiamo 50 milioni …la Regione ha messo sul piatto circa 42 milioni… C’è il nostro impegno a mettere 20 milioni … noi ne mettiamo una quarantina …. ci mettiamo come Regione 60 milioni ….Ci abbiamo messo 20 milioni…”

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Tutto questo annunciato in visite lampo, con tanto di abbracci fraterni agli amministratori locali, narrate nel best sellers “Viaggio in Toscana“. Dovunque vada Rossi promette milionate di euro.
Si tratta, più in generale, di un vero sistema di governo costituito dalla concessione di finanziamenti vari, annunciati con enfasi, sanciti da accordi di “programma” e destinati alle più varie finalità. Ogni finanziamento sembra slegato da programmi e frutto di scelte episodiche.

Si evidenzia chiaramente di un sistema di governo che, in un’ininterrotta campagna elettorale, sostituisce l’elargizione una tantum (tipica del sovrano) alla programmazione (tipica di un’amministrazione democratica).

Dunque non stupisce che davanti  agli enormi problemi causati da inceneritore e aeroporto, il “Governatore” abbia pensato per tempo alla compensazione con un piatto di lenticchie destinato agli abitanti della Piana; e non stupisce neppure che alle lamentele pratesi sull’aeroporto abbia risposto: “Siamo gente di mondo se c’è bisogno di trovare un riconoscimento per Prato sono d’accordo”, annunciando future compensazioni per Prato. Quali saranno?

-segue-