L’aeroporto costa (3)
Secondo AdF il nuovo aeroporto costerebbe complessivamente solo 240 milioni.
Ecco un elenco parziale di opere che potrebbero far lievitare il costo in quanto certamente sottostimate da chi propone l’aeroporto, sapendo che non sarà chiamato a realizzarle:
- La realizzazione del sottopasso di via dell’Osmannoro sotto la pista per 500-600 metri, per mantenere un collegamento tra l’Osmannoro e Sesto. Il costo di tale opera è confrontabile con il sottopasso che si pensa di fare al quartiere Soccorso di Prato che si stima possa costare 40 milioni. Visto il costo e le difficoltà, sicuramente si cercherà di non realizzare tale opera, semplicemente eliminando un collegamento viario che invece è vitale per Sesto, il Polo universitario e per tutta l’area.
- La deviazione del Fosso Reale per un tratto di 3-4 km, a seconda del percorso, che secondo il Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, può arrivare a costare 52 milioni. Incalcolabili le spese delle interferenze di un tale spostamento sulle reti infrastrutturali che intercetterà (linee elettriche, fognature, reticolo delle acque basse, metanodotti), sulla discarica di Case Passerini a cui probabilmente passerà a lato, sull’Oasi di Focognano che ne verrà danneggiata e ridotta.
- Il necessario spostamento di due distributori di carburanti posti lungo il raccordo autostradale. Tali impianti si troverebbero in prossimità del punto di attacco della pista e risulterebbero fonte di gravi rischi. Stiamo parlando di costi di diversi milioni di euro.
- La necessità di almeno due nuovi ponti sul nuovo Fosso Reale di cui uno autostradale con un sovralzo di circa 8 metri rispetto all’attuale piano viario (secondo il Consorzio di Bonifica) e quindi con il rifacimento di un lungo tratto del raccordo stesso, iniziando il rilevato 500 metri prima e 500 metri dopo il ponte, spostando evidentemente il casello autostradale di Firenze Nord.
- Per evitare l’enorme costo di tale opera qualcuno avrebbe anche pensato di far fare al Fosso due impossibili curve a gomito per farlo tornare all’Osmannoro sotto l’attuale ponte con una soluzione suicida dal punto di vista idraulico.
- Lo spostamento della cassa di espansione già realizzata a sud dell’Università e la realizzazione di altre vaste aree di laminazione per compensare i volumi di esondazione sottratti dall’intervento di realizzazione della pista; tutto ancora assolutamente da quantificare e stimare, ma che potrebbe risultare estremamente oneroso, soprattutto in termini di aree da acquisire.
- Lo spostamento e/o il risarcimento di alcune abitazioni poste nei pressi dell’aeroporto. Lo stesso Master plan di AdF quantifica in circa 70 abitanti quelli pesantemente investiti dall’inquinamento acustico, Sempre che la platea di coloro a cui la magistratura riconoscerà un risarcimento non si allarghi, si tratta comunque di diversi milioni di euro di costo.
- Il rifacimento dello svincolo del raccordo autostradale e la necessità di numerosi interventi sulla viabilità minore.
- La probabile spostamento di alcune attività economiche come lo stabilimento farmaceutico Baxter all’Osmannoro, incompatibili con le opere di spostamento del Fosso e con il rifacimento dello svincolo autostradale.
- La necessità di svariati interventi sul reticolo minore delle acque basse, come l’eliminazione del Canale Dogaia che ricade all’interno della nuova area aeroportuale, la regimentazione del Fosso dei Giunchi, la realizzazione del nuovo canale Colatore Destro (oltre 3000 metri di percorso), la realizzazione del nuovo canale Colatore Sinistro sul perimetro dell’aeroporto.
- Lo spostamento di due metanodotti che verrebbero ad attraversare la pista risultando posti ad una profondità e con caratteristiche inadeguate alla nuova posizione.
- Lo spostamento o l’adeguamento di un tratto di acquedotto che finirebbe sotto la pista.
- Lo spostamento della fognatura “Opera 6” che passerebbe sotto la pista.
- La realizzazione per oltre un chilometro di efficaci barriere acustiche sul lato nord dell’aeroporto per proteggere quanto possibile il polo universitario.
Scuola dei Marescialli, costo per il Ministero degli Interni pari a 270 Milioni di Euro,
a circa 8/900 metri dalla testata pista RWY 30, in zona di Tutela “B” con aerei
che passano a 57 metri da terra ovvero calcolando in maniera conservativa in 25 metri circa
la struttura a circa 30/35 metri dal tetto.!!
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Ma tanto, dicono che si decolla solo dall’altra parte…
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Complimenti per questa dettagliata analisi.
Sono sicuro che strapagati funzionati ministeriali e quelli della Regione Toscana non si sono minimamente soffermati a riflettere sui punti da te citati. O se lo hanno fatto hanno dimenticato di valutarne gli effettivi costi. O anche… se gli hanno valutati hanno pensato bene di non renderli pubblici. Comunque la vogliamo vedere… questo progetto è un delirio e di sicuro non gioverà a nessun cittadino. Anzi!
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